Deserto
Poesia ispirata dai quadri surrealisti.
Ci sono montagne insormontabili
Abissi che ora ci sono inscrutabili,
a tempo da decidere.
Ci sono silenzi irreali
Porticati lunghi e deserti
Che portano a piazze assolate,
di ciò che resta della pallida stella diurna,
illuminati sono stanchi
e solitari passi.
Nella foschia d’irrealtà calda,
lucido e surreale vetro sporco,
che perfino la malsana
aria di una cella sotterranea
può parer piacevole, se
forse è noto il motivo,
non passeggiano che ombre
nascoste (assorda il silenzio e il ronzio)
e fra loro distanti, sembran ferme,
sul selciato, e nessuno
lo abita, né mai lo abiterà.
E forse nessuno l’ha mai percorso.
Ci sono montagne insormontabili
Abissi che ora ci sono inscrutabili,
a tempo da decidere.
Ci sono silenzi irreali
Porticati lunghi e deserti
Che portano a piazze assolate,
di ciò che resta della pallida stella diurna,
illuminati sono stanchi
e solitari passi.
Nella foschia d’irrealtà calda,
lucido e surreale vetro sporco,
che perfino la malsana
aria di una cella sotterranea
può parer piacevole, se
forse è noto il motivo,
non passeggiano che ombre
nascoste (assorda il silenzio e il ronzio)
e fra loro distanti, sembran ferme,
sul selciato, e nessuno
lo abita, né mai lo abiterà.
E forse nessuno l’ha mai percorso.